Walkie & Talkie

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18/02/11

Andiamo tutti a vedere il .... festivàl!!!



Ma voi come lo dite: Festival o Festivàl? Cosa? la domanda è inutile? Pensavate che la parola Festivàl si fosse estinta insieme alla buonanima di Mike? Ebbene, vi sbagliavate!!! Esiste infatti una sparuta percentuale di popolazione italiana, precisamente di sesso femminile, nata nel 1984 e fiera di ribadirlo ogni 5 minuti nonchè residente in una regione del sud Italia lunga e famosa per il mare, i trulli e il pòlloh, che per parlare dell’appuntamento televisivo dell’anno mette ancora l’accento sull’ultima sillaba.

Solitamente questa gente finge di non guardare sanremo ma poi conosce a memoria ogni canzone, battuta, vestito, persino ogni strumento musicale e chiama per nome tutti i direttori d’orchestra: “hai visto peppe ieri sera?”. e tu: “chi cazzo è peppe?”. e loro: “uff… si vede che non sei dell’84 come me, peppe è peppe vessicchio…. su rai uno viene molto meglio che su canale 5 non trovi?”……………
Il sanremologo oscuro ha i suoi riti, i suoi gusti musicali e soprattutto le sue scuse per giustificare il fatto che, invece di recarsi a cena da “gusto” con la creme della società barese-romana, è rimasto a casa a vedere “il festivàl”. ecco le principali:

1)     l’esodo familiare: “sai, domani arrivano a roma: mia zia, mio cugino, la moglie di mio cugino, il notaio, il perito calligrafico unitamente a ròby, cami, ròsa e pòlloh e quindi dovevo pulire casa anche se vanno tutti in albergo e quindi ho DOVUTO vedere il “festivàl”

2)     il sottofondo musicale: “sai, stavo scaricando 185 nuove APP sull’Iphone (ti ho mai detto che ho un Iphone?) e quindi, mentre tutta la materia grigia del mio cervello era impegnata in questo immane sforzo, HO MESSO COME SOTTOFONDO il “festivàl”

3)     la patetica scomparsa: “non ci crederai! non ritrovo più il telecomando! d’altra parte, sai, a casa mia è come perdere un ago nel pagliaio! non ti dico, sono stata letteralmente CO-STRET-TA a vedere raiuno dove trasmettevano una trasmissione musicale di dubbio gusto di cui I-GNO-RO il nome… Uff, devo proprio disfarmi di quell’obsoleto apparecchio chiamato “televisione” ………. mon diè!”

4)     l’amore filiale: “siccome di burraco online non capisco una mazza e mia madre mi sfotte, ho deciso di farle vedere di che pasta sono fatta e perciò la assecondo fingendo che mi piaccia vedere il “festivàl”.” La poverina ignora che nel frattempo tu ti sei scambiata il numero con la signora renata e che state allegramente commentando la poetica di vecchioni… lasciamola nella sua beata incoscienza!!!!

5)     e per finire……………………. il reportage umanitario: avere un blog diventa per il sanremologo oscuro la scusa perfetta per esplorare il mondo. PER IL BLOG il sanremologo oscuro si reca al centro commerciale, lo svaligia, finge di non aver comprato nulla e scrive un post sui romani burini. PER IL BLOG va in gita al mercatino giapponese approfittando della gentilezza (e della benzina) di una romana doc (che creatura fantastica!) e poi scatta e pubblica foto impietose. e ovviamente solo PER IL BLOG guarda “il festivàl”, fa il download di tutte le canzoni sul suo Ipod nano (“ti ho mai detto che se lo scuoti si cambia la canzone?”…….. OOOOOOOOPS!!!!!!!), le ascolta TUTTE, viene in ufficio, canta Al Bano a manetta (per forza: tra pugliesi!), fa la rassegna stampa, scrive le pagelle!!!!

1 commento:

  1. questa parte "Solitamente questa gente finge di non guardare sanremo ma poi conosce a memoria ogni canzone, battuta, vestito, persino ogni strumento musicale e chiama per nome tutti i direttori d’orchestra: “hai visto peppe ieri sera?”, fosse AUTOBIOGRAFICA, Talkie?

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